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Full text of "Il crociato in Egitto; melodramma eroico"

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« 


MELODRAMMA  EROICO 

MUSICA  DEL  MAESTRO 

ESEGUITO 


pìgli 


ROMA 

BIELLA  TIPOGRAFIA  SALV1UCCI 

i836. 


ARGOMENTO 


3 


In  una  spedizione  sulle  coste  di  Egitto  sotto 
Damiata  nel  tempo  della  6  Crociata^  un  corpo 
di  Cavalieri  di  Rodi  oppresso  dal  numero  dei 
nemici  dopo  luminosi  sforzi  di  valore  rimase 
tutto  sul  campo. 

.Armando  d'Or  ville  giovane  Cavaliere  di  Pro- 
venza era  fra  quei  valorosi.  Il  sangue  per- 
duto per  una  ferita  V  aveva  tratto  da  sensi;  rin- 
venuto alla  vita  non  vide  altro  mezzo  a  sal- 
varsi dalla  schiavitù  che  vestirsi  delle  armi  di 
un  Egizio  estinto  ,  e  confuso  fra  nemici  atten- 
dere il  momento  di  fuggire  e  rilevare  intanto  le 
forze  j  ed  i  disegni  degli  Egizj.  Sotto  nome  di 
Elmireno  ebbe  occasione  di  segnalare  il  proprio 
valore  salvando  la  vita  di  Aladino  Soldano  di 
Damiata.  Divenutogli  amico ,  fu  da  questi  ammes- 
so nell'interno  della  sua  famiglia.  Palmide  figlia 
del  Soldano  lo  conobbe ,  e  lo  amò.  Lontano  dal- 
la patria  j  e  quasi  senza  speranza  di  più  tornar- 
vi, Armando  j  obliando  la  fede  promessa  a  Fé- 
li  ci  a  nobile  giovane  di  Provenza j  si  abbandonò 
all'  amore  di  Palmide.  La  istrusse  nascostamen- 
te de  riti  della  sua  fede  j  e  contraendo  con  essa 
segreto  nodo j,n  ebbe  un  figlio;  ma  V onore,  la  pa- 
tria j  i  suoi  falli  erano  sempre  presenti  al  suo 
cuore.  A  ladino  conosciuto  il  reciproco  affetto 
degli  amanti  non  attendeva  che  il  ritorno  di 
Elmireno  da  gloriosa  campagna  per  unirli.  I  Ca- 
valieri di  Rodi  trattavano  intanto  del  riscatto 
de'  prigionieri ,  ed  offrivano  anche  la  pace  col 
mezzo  di  un  ambasciata  spedita  a  Damiata. 
L'azione  comincia  dall'arrivo  delV  ambasciata. 


4 


PERSONAGGI 


ALADINO  SOLDANO  di  Damiata 

Signor  Conte  paolo  fantaguzzi. 

PALMI  DE  di  lui  figlia, 

Signora  elena  franchi. 

ADRIANO  di  Manfort  Gran  Maestro  dell'Ordine 
de' Cavalieri  di  Rodi, 

Signor  PIETRO  CICERCHIA. 

FELICIA  Congiunta  di  Adriaco  in  abito  virile , 

Signora  Adelina  henrik. 
ARMANDO  D'ORVILLE  Cavaliere  di  Rodi  sotto 
nome  di  Elmireno , 

Signora  clementina  vaselli. 


CORO 

Emiri  -  Imani  -  Popolo 
Egiziani 
Cavalieri  di  Rodi 
Schiavi  Europei  di  varie  nazioni. 


/  versi  virgolati  si  omettono. 


5 


DIRETTORE  DELLA  MUSICA 
SIGNOR  MAESTRO  FILIPPO  BORNIA 


CORO 


TENORI 

Sigg-  Angelini  Pietro  Sigg. 
Archini  Maestro  Romualdo 
Alari  Maestro  Domenico 
Bargellini  Carlo 
Betti  Alessandro 
Cecconi  Leonardo 
Compagnoni  Vincenzo 
Compagnoni  Felice 
Capranica  Marchese  Do- 
menico 
Dandini  Conte  Francesco 
Fidanza  Pietro 
Ferra  Francesco  Luigi 
Fregiotti  Pietro 
Ferrante  D.  Fernando 
Genoves  Maestro  Tommaso 
Guglielmo  Maestro  D.  Pa- 
squale 
Guerrieri  Angelo 
Jacobelli 

Longhi  Marchese  Pietro 

Moroni  Carlo 

Nobili  Nemesio 

Orsini  Maestro  Luigi 

Petmeci  Gio:  Battista 

Santini  Luigi 

Salvatori  Luigi 

Sozzi  Pompeo 

Terziani  Maestro  Gustavo 

Testa  Angelo 

Viviani  Luigi 


BASSI 

Ambrosini  Maestro  Pietro 
Buzi  Maestro 
Bonoli  Giuseppe 
Balzer  Pietro 
Cacurri  Cesare 
Ciabatta  Gio:  Battista 
Colini  Filippo 
Desantis  Ignazio 
Eutizj  Leopoldo 
Franchi  Paolo 
Fraticelli 

GnaccheriniMaestro  Achille 

Jacoucci  Publio 

Longhi  Marchese  Giovanni 

Maldura  Filippo 

Mola  Pio 

Nicolai  Maestro  Ottone 

Orsini  Stefano 

Gori  Crispino 

Patriarca  Ermete 

Pinto  Leonardo 

Pellegrini  Francesco  Saverio 

Quattrocchi  Luigi 

Quattrocchi  Pietro 

Ricci  Conte  Miniato 

Read  Macario 

Riccardi  Pacifico 

Sardi  Niccola 

Servi  Luigi 

Skibicki  Conte 

Statuti  Annibale 

Spada  Giuseppe 

Tamberlicchi  Giuseppe 

Valletti  Domenico 

Vera  Giulio 

Vera  Odoardo 

Viviani  Antonio 


6 

DIRETTORE  DELL'  ORCHESTRA 
SIG.  COMMENDATORE  VINCENZO  COSTAGUTI 


ORCHESTRA 


ARPA  FLAUTI 

Sigg.  De  Rócchis  Maestra  Marian-Sigg-  Mazzoni  Cesare  A.  F. 
na  A.  F,  Nicoletti  Camillo 


PRIMO  DE' SECONDI 

Del  Nero  Achille  A.  F. 

CONCERTINO 

De  Filippi  Conte  FilippoA.F. 

VIOLINI 

Baratta  Giovanni  A.  F. 
Costagini  Tommaso  A.  F. 
Fantacchiotti  Carlo  A.  F. 
Ferrari  Nicola  A.  F. 
Francalucci  Girolamo  A.  F. 
Francalucci  Nicola  A.  F. 
Mangelli  Conte  Francesco 
A.  F. 

Wacher  Antonio  A.  F. 

VIOLE 

Croce  Carlo 
Martini  Eugenio 

VIOLONCELLI 


OBOE 

Fracassini  Paolo 
Migliorini  Luigi  A-  F. 

CLARINI 

Crociani  Luigi 
Cursi  Filippo  A-  F- 

CORNI 

Boschi  Benedetto 
Dell'Oro  Gioacchino 
Ferrantini  Francesco 
Scialò  Vincenzo 

TROMBE 

Ferrantini  Giacomo 
Duranti  Francesco 

FAGOTTI 

Giammartini  Francesco  AF. 
Monconi  Luciano  A-  F. 


Bonanni  Luigi  A.  F. 
Costagini  Pietro 
Pacetti  Michelangelo  A.F. 
Polidori  A.  F. 

CONTRABASSI 

Costaguti  March.  Luigi  A.F. 
Caraccini  Filippo  m 


TROMBONI 

Angelini  Angelo 
Settimo  Gaspare 
Taverni  Giuseppe 

TIMPANI 

Podio  Giuseppe 


SCENA  PRIMA 

Vasto  recinto  nel  Palazzo  del  Soldano 
che  conlina  alla  Spiaggia  in  vicinanza 
del  Porto. 

Tutto  è  tranquillo  :  la  notte  ha  ceduto  all'aurora  ;  si 
odono  squilli  di  Tromba  :  i  custodi  vengono  ad  a- 
prire  agli  Schiavi ,  i  quali  escono  ,  alzano  gli  occhi 
al  Cielo  ,  e  ai  propri  lavori  si  accingono  ed  espri- 
mono i  loro  voti,  ed  affetti  nel  seguente 

Coro 

Patria  amata  !  ah  !  tu  il  primiero 
De9  miei  fervidi  desiri  , 
Fra  catene ,  e  fra  sospiri  , 
A  te  anela  il  mesto  cor. 
Fier  destin  ci  rese  schiavi  , 
Mare  immenso  ci  separa.  .  . 
Ma  tu  ognor  mi  sei  più  cara  9 
Tu  mi  sei  presente  ognor. 
parte   Cari  oggetti  del  mio  core 
del  Coro  Più  vedervi  io  non  potrò  ! 
Altra  Fra  i  sospir  di  tristo  amore 
Qui  penar  ,  morir  dovrò. 
Altra  Qni  fra*  ceppi  il  mio  valore, 

10  così  languir  vedrò  ? 

a  parti  Sposa!...  Figli!...  Patria!...  Amici!... 

Più  vedervi  non  potrò  !... 

Da  voi  lunge  morirò!... 
Tutti  Cessi  ornai  si  acerba  vita, 

Cangi  ornai  sì  orribil  sorte, 

O  pietosa  tronchi  morte 

11  mio  barbaro  dolor. 

2 


ATTO 


SCENA  ìli 

Dal  Palazzo  vengono  schiavi  che  recano  doni7 
indi  Palmide. 

Coro  Ma  già  di  Palmide  gli  schiavi  avanzano 

La  regal  vergine  a  noi  già  recasi, 

Brillante  raggio  in  sua  beltà: 

Consolatrice  de9  nostri  mali  , 

Benefattrice  d'egri  mortali  , 

Vieni ,  o  beli'  angelo  della  pietà. 
Pai.    I  doni  d'Elmireno 

Io  vi  presento  ,  Amici  : 

Con  lui  per  gì'  infelici 

Divido  Ja  pietà. 

(  Or  per  me  forse  in  seno 

.Amor  gli  parlerà  ). 

Egli  volò  fra  Tarmi , 

Espose  i  giorni  suoi. 

Ma  il  Ciel  per  me,  per  voi 

Difenderlo  saprà. 

(  A  consolarmi  poi 

Amor  lo  guiderà. 
Soave  immagine  di  quel  momento  , 

A  te  sorridere  il  core  io  sento  : 

Accenti,  e  palpiti,  sospiri  ,  e  giubbilo 

L'amor  più  tenero  confonderà). 

SCENA  IH. 

Guardie  dal  Palazzo  ,  indi  Aladino 
e  i  precedenti. 

Una  voce  TI  Soldano. 

Coro  Prostriamoci. 

Pai.  incontrando  Ala.  Oh  Padre  ! 

Ala.       Il  contento  eh'  io  provo  nel  seno 

Meco,  o  figlia,  dividi  in  tal  giorno, 
Vincitore  a  noi  torna  Elmireno  , 
Più  nemici  il  mio  regno  non  ha. 
Trionfo  apprestasi  al  vincitore. 
Mercè  ne  merita  la  fé,  il  valore: 


PRIMO 

D'alloro  il  serto  dalla  tua  mano 
Ben  più  gradito  a  lui  sarà. 

Personaggi  e  Coro. 

Dalle  torri  lontane  segnale  ! 

Un  segnai  più  vicino  risponde... 

Un  Vascello  s'avanza  sull'  onde... 

Dalla  torre  del  porto  una  tromba  !... 

Altro  suono  dal  forte  rimbomba... 

Già  l'insegna  si  scorge  di  Rodi... 
Ala*    Ah  di  Rodi  s'onorino  i  prodi , 

Che  a  ben  degno  rivai  nel  suo  regno 

Vengon  pace  ad  offrire  ,  e  amistà. 

Coro    Pace  !  Oh  speme  !  E  pur  vero  sarà  ! 

Pai.  e  Ala.  Vincitore  a  questo  petto 

Ci  .       >  l'eroe  diletto  ! 
Stringerò  .  m{ 

Ah  !  maggior  di  quel  eh'  io  sento 

Un  contento  non  si  dà. 
Pers  c  Coro  Concenti  bellici  all'  aure  echeggino  : 

L'eroe  festeggino  ,  il  vincitor. 
E  a  suon  belligeri  s'alternin  teneri 

Di  pace  i  Cantici  ,  gl'  inni  d'amor. 
Ala.    „  Ah  !  sì  tutti  i  miei  voti 

„  In  si  bel  dì  vedrò  compili  ornai 

„  E  saran  paghi  o  figlia  i  tuoi.  L'affetto 

„  Puro  innocente  che  tu  serbi  in  petto 

„  Per  Elmireno 
Pai.  (  turbandosi  )  „  (  Oh  Dio  ! 
Ala.    „  Non  arrossir,  io  già  conobbi.  In  mio 

„  Core  ne  giubilai 

„  E  già  il  nodo  felice  io  destinai 

SCENA  IV. 

Armando  con  seguito  ,  e  detti. 

j 

Ann.  Cinto  d'allori  ècco  ritorno  a  voi, 
Son  qui  vincitrici 

Quelle  schiere  Signor  che  a  me  fidasti. 
Tutto  de'  prodi  tuoi  cesse  al  valore 
E  distrutti  y  dispersi 


IO  ATTO 

I  nemici  sparir  come  la  polve 

Dè  lor  deserti  :  ornai 

Chinar  la  fronte  audace  : 

Pace  imploraro  ,  io  lor  dettai  la  pace  , 

E  fortunato  il  viucitor  si  tiene 

Se  di  favor  solo  un  sorriso  ottiene. 
Ala.       Vieni  giovine  Eroe 

Al  seno  d'amistà.  Tutti  compiesti 

1  miei  cenni  ,  i  miei  voti  ;  In  si  bel  giorno 

Tutto  sperar  ti  lice 
Arm.     Ah  !  Signore 
Pai.       (  Ah  !  mio  cor  reggi  ) 
Ala.  Felice 

Io  ti  bramo.  Ora  vien  la  man  d'amore , 

Coroni  in  te  la  fedeltà  il  valore. 
Arm.  Cara  mano  dell'  amore 

Io  ti  bacio  ,  e  son  felice 

Se  mercè  sperar  mi  lice 

Io  la  spero  dall'  amor 
Coro  Fortunato  vincitore 

Godi  il  premio  del  valore 

Porge  allori  a  te  la  gloria 

Mirti ,  e  rose  t'offre  amor. 
Arm.  Regna  all'  ombra  degli  allori 

E  de'  figli  tuoi  nel  core , 

A  te  sacro  è  il  mio  valore 

Di  mia  fede  il  bel  candor 
Coro  Fortunato  vincitore  ec. 
Ann.  Ah  !  Non  v'è  non  v'è  trionfo 

Al  mio  cor  più  lusinghiero 

D'un  ardor  così  sincero 

Del  sorriso  dell'amor 

SCENA  V. 

Porto  di  Damiata  :  Navi  di  varie  Nazioni. 
Trono  da  un  lato  :  il  popolo  accorre  aW  approdar 
del  Vascello. 

Coro  Vedi  il  legno ,  che  in  vaga  sembianza. 
Mollemente  sul  Nilo  si  avanza 
Ci  porla  la  pace. 


PRIMO 


Spira  un*  aura  leggera  ,  soave  ... 

E  Paura  di  pace. 
L'onda  mormora  placida,  e  cheta, 

Lieta  bacia  ,  accarezza  la  nave  , 

Che  porta  la  pace. 

Il  Vascello  s'avvicina. 
Echeggi  d'intorno 

Di  pace  l'accento: 

Di  gioja  concento 

Festeggi  tal  di. 
E  lieto  sulP  onda 

Risponda  così. 

Sul  finire  del  Coro  approda  il  vascello  ,  sul 
quale  si  vede  Adriano  ,  Felicia  in  abito  virile 
Cavalieri  ec. 

Adr.      Popoli  delP  Egitto  , 
Valorosi  guerrieri 
Sul  Nilo  ecco  di  Rodi  i  Cavalieri 
Non  più  vostri  nemici  ;  assai  finora 
Già  sull'  opposta  terra 
Un  ostinata  guerra 

Alternò  stragi ,  e  versò  orror  :  la  voce 
Alzano  or  pace,  e  umanità:  gli  Eroi 
L'udir  mai  sempre  ,  e  pace  al  vostro  regno 
Noi  veniamo  ad  offrir  :  eccone  il  pegno. 
Adriano  discende  col  suo  seguito. 

Adr.   Queste  destre  l'acciaro  di  morte 

Contro  voi  già  brandirò  tremende, 
E  di  Marte  fra  l'aspre  vicende 
Dividemmo  la  gloria  ,  e  gli  allor. 
Questa  destra  amistade  vi  stende 
Della  pace  all'  invito  si  ceda 
Agli  orrori  la  calma  succeda 
E  di  Marte  ornai  cessi  il  furor 

Coro  Quelle  destre  l'acciaro  di  morte 

Contro  noi  già  brandirò  tremende 
Or  le  nostre  amistade  vi  stende  , 
Si  :  di  Marte  ornai  cessi  il  furor 

Adr.   Palpitò  dolente  sposa 

Del  Consorte  al  fier  periglio 
E  tremò  pel  caro  figlio 
Mesta  madre  nel  timor 


12 


AITO 


Coro       Bella  pace  renda  ornai 

Sposi  e  figli  al  sen  d'amor 
Adr.   Geme  ancora  ,  e  freme  il  core 

Al  pensjer  di  tanti  orror 
Rassicurata  da' suoi  timori  , . 

Non  più  turbata  da  tanti  orrori 

La  terra  ornai  respirerà  ; 

Vedrà  rinascere  quei  dì  felici 

Che  uniano  li  popoli  in  nodi  amici 

Pace,  concordia,  e  fedeltà. 
Coro       Non  più  turbata  da  tanti  orrori 

Lieta  la  terra  respirerà. 

SCENA  Vii 

Felicia,  Adriano. 

Fel.    ,y  Rispettabil  congiunto  or  lascia  eli' io 

„  D'intorno  a  questo  fatai  suol  vagando 
„  Cerchi  di  lui  che  qui  spirò,  d'Armando, 
„  Del  dolce  amico  del  mio  cor,  del  tuo 
„  Caro  nipote 

Adr.  „  E  sola  tu  vorrai 

Fel.        „  Quali  le  spoglie,  ho  il  cuor  virile  il  sai  (paiate) 

Adr.       „  Vanne. 

SCENA  VII. 

Armando  e  detto, 

Ann.  dal  fondo.  L'angustia  mia  , 

Questa  smania  è  insoffribile.  E  quello 
„  Un  Cavalier  „.  Potessi 

„  Almen  saper,,  ...  oh  !  come  tremo!,,  Ad  esso... 

(Ardir).  Si  cerchi. 
Adr.  scuotendosi.  Del  Soldano  a  noi 

S'avanza  un  alto  Emiro.  Forse  ... 
Arni,  accostandosi.  A  voi 

Salute  illustre  Cavalier  ... 
Adr*  colpito  dalla  voce...  Gran  Dio  !... 

Questa  voce  !... 
Arni,  vicino  e  riconoscendolo.  Che  veggo  ! 
Adr.  ravvisandolo.  Egli  !...  Ann.  Mio  zio  ! 


PRIMO  1 3 

(  Gel  !  qual  fulmine  )  (*) 

O  Vuole  abbracciarlo  ,  e  s'avvede  dell9  abito 
Saraceno  ;  si  stacca  da  lui  con  fremito  e  sde- 
gno. 

Sciagurato  !  Che  lesti  ! 
In  quali  spoglie  ! 
Arm.       (  Apriti  ,  o  terra  ).  Adr.  Il  figlio 

Di  mia  Sorella  !  Un  Gavalier  di  Rodi  \ 
Che  orror  !  perfido  !  parla  :  e  come  ! 
Arm,      Il  caso 

E  la  necessità  ;  ferito  esangue 
Rimasto  sol  de'  miei  compagni  estinti  , 
Le  indossai  per  salvarmi. 
Adr.  severo.  E  abbandonasti 

Le  insegne  dell'  onor  ! 
Arm.  Io  ne  serbai 

Fido  ognora  la  spada 
Adr.  imperioso.  Porgila. 
Arm.  incerto.  Ma...  Adr.  Obbedisci. 
Ann.  con  pena  gli  porge  la  spada.  Eccola. 
Adr.  solennemente.  In  nome 

Del  nostr'  ordine  augusto  \  io ,  Gran  Maestro 
Io  riprendo  a  te,  Armando ,  questa  spada, 
Che  tu  disonorasti  , 
E ...  la  spezzo. 
Arm.  oppresso.  Ah  !      poi  con  vivacità  rompendola. 

Mi  rendi 
Rendi  a  me  quell'  acciaro. 
Adr.       E  che  pretendi  ? 

Va',  già  varcasti  ,  indegno 
Delle  perfidie  il  segno  : 
Tradisti  patria  ,  onore  , 
Scordasti  la  tua  (e. 
Ti  lascio  al  tuo  rossore , 
Fremo  d'orror  per  te. 
Arm.         Ah  !  dai  rimorsi  oppresso 
Orrore  ho  di  me  stesso  : 
Perdona  ,  oh  Dio  !  Terrore  , 
Abbi  pietà  di  me. 
M'  avvampa  ancor  nel  core 
Fiamma  d'onor  ,  di  fé. 
Adr.  Vuoi  meritar  perdono  ? 


l4  ATTO 

Arm.  Posso  aspirarvi  ?  Imponi. 

Adr.  Le  insegne  ree  deponi. 

Sappia  Àladin  qual  sei. 

Meco  partir  poi  dei  ... 

Ann.  Partir  !  (oh  cielo  !  e  Palmide!...  ) 
Adr.      Sposo  a  Felicia  ornai  ... 
Ann.  Io  sposo  di  Felicia  ! ... 
Adr.      Tu  fremi?  Di9...  se  mai  ! ... 

Trema...  i  tuoi  giuri*.. 
Ann.  disperato-  Svenami... 

Io  tradii  tutto. 
Adr.  Perfido! 

E  per  chi  mai  ? ... 
Arni.     Non  sai  ... 

Adr.      Taci  "  Qua^  nuovo  orror  ' 


a  2 


Adr 


Arni. 

Non  sai  qnale  incantò 

Quest'alma  sorprese: 

Colei  che  m'accese 

Mortale  non  è. 
Di  grazie ,  e  candore 

Complesso  celeste , 

Nel  solo  mio  core 

Trovava  mercè  ... 
La  misera  or  muore, 

E  muore  per  me. 
Adr.    Scegli  dunque  un  cieco  amore 
Arm.  marcato.  Vincerò. 
Adr.   Virtude,  onore... 
Arm.  Seguirò. 

Adr.  cava  la  sua  spada.  Su  questa  spada 

Fu  la  spada  di  tuo  padre  ? 

Or  lo  giura. 
Arm.  con  trasporto.  Ah  !  porgi  :  eh'  io 

Or  la  baci.  Padre  mio  ! 

Io  te  invoco  ...  per  te  giuro  ... 

Di  te  degno  io  tornerò. 


Nel  duolo ,  nel  pianto 
Tua  madre  gemeva  : 
Io  seco  piangeva  , 
Ingrato  per  te. 
E  in  seno  all'  amore 
Tu  intanto  languivi 
Tradivi  l'onore  , 
I  voti  ,  la  fè. 
Tua  madre  si  muore  , 
E  muore  per  te. 


a  2  II  brando  invitto 

Del  genitore , 


PRIMO 


Il  tu?  valore 


mio 
Accenderà. 
D'ogni  nemico  , 
D'  ogni  periglio  , 
Con  esso  il  figlio 
Trionferà.  partono. 

SGENA  Vili. 
Boschetto  come  prima. 
Felicia  inoltrandosi  lentamente. 

„  Oh  !  come  tutto  intorno 

„  Novelli  ,  vaghi  interessanti  oggetti 

„  S'offrono  a  sguardi  miei  !  Cielo ,  natura  9 

„  Arti  ,  costumi ,  in  queste 

Spiagge  un  di  sì  famose ,  e  sì  funeste; 
„  A  tanti  Eroi.  Quai  rimembranze  amare  , 
„  Lacrimevoli  !  Il  mio 
„  Diletto  Armando  qui  perdetti  anch'  io. 
„  Ah?  non  dovea  più  rivederlo  !  trista  epensQsit* 

SGENA  IX. 
Palmide  con  Mirva  ,  e  detta. 

Pah       „  Vieni 

n  Mirva  gentil...  tu  alla  gran  festa  ...  oh  Cielo  ! 

„  Qnì  lo  straniero  ! 
Fel.  fissando  il  fanciullo  !  „  Oh  caro 

„  Amabile  fanciullo  !  e  quai  sembianze! 

„  Quel  sorriso  !...  quel  ciglio  !... 

„  E  ...  dolce  illusion  !  lo  bacìa  ed  abbraccia. 
Pai.  agitala  „  Vieni ...  oh  periglio  ! 
Fel.       „  Un  istante...  quel  figlio  ei  m'interessa 

„  Non  sai  quanto  !  ei  ricorda  a  me  sembianze... 

„  Le  più  adorate. 
Pai.  con  interesse.  „  E  di  chi  mai  ?... 
Fel.       „  Del  mio  ... 

Caro  fra  tel. 
Pai.  vivamente.  „  D'Armando  Orville  !... 

3 


i6 


ATTO 


FeL  agitata.  Gran  Dio  ! 

„  Lo  conoscesti  ?  Pai.  con  passione.  E  quanto  ! 
Fel.       „  Lo  piangeremo  dunque  insieme. 
Pai.       „  E  se  Armando  vivesse  !... 
Fel.        „  Vuoi  lusingarmi  ! 
Pai.  timida.      E  se  questo  fanciullo  !... 
Fel.  scossa.  „  (Ciel!.-  io  già  tremo  ).  Ebben? 
Pai.       „  Giura  il  segreto. 
FeL  ansiosa.     Tel  giuro.  Or-.,  quel  fanciul.. 
Pai.       „  Figlio  è  d'Armando. 
Fel.  agitatissima.     E...  sua  madre  ! 
Pai.  s'abbassa,  e  bacia  Mirva.  ,,  Lo  bacia. 
Fel.  con  affanno,  e  forte.,.  Oh!  sventurata 

„  Felicia!  Pai.  colpita.  Tu  Felicia!  Destinata 
„  Già  ad  Armando  consorte  ! 
„  Oh!  noi  miseri!  Oh  figlio!  Infamia...  morte 
Ecco  il  nostro  destin,  con  fierezza  per  partire 
FeL  con  is forzo.  „  ferma  infelice 

„  Tu  sei  madre ,  sperar  viver  ti  lice. 
Pai.  amaramente.  Sperar  ? 
FeL       Si  quel  fanciullo 

Sciolse  i  miei  nodi  e  strinse  i  tuoi 
Pai.  Potrai 

Tu  a  me  cedere  Armando  ? 
Scordarlo  ? 
FeL  con  sospiro.  Io  potrò  cederlo  ... 

Scordarlo...  oh  Dio!  non  sò,  tu  non  conosci 
L'arte  di  quel  amabil  seduttore. 
Giovinetta  col  cor  della  innocenza 
Sotto  il  bel  ciel  della  natia  Provenza 
Tenero  trovatore 
Ah  !  l'ispirava  amore 
Odi  coni'  ei  cantava  a  questo  core. 
Giovinetto  Cavalier 
Di  bel  giorno  al  tramontar 
Colla  Dea  de'  suoi  pensier 
Sotto  salcio  s'arrestar. 
Tacque  un  pò  ...  su  lei  fissò 
Poi  lo  sguardo  ,  e  sospirò. 
La  sua  mano  portò  al  core 
E  qui  disse ,  qui  vi  è  amor 
Non,  fidarti  o  giovin  core 
DelP  accento  dell'  amor. 


PRIMO 


Pai.   Ah  conosco ,  conosco  quegli  accenti , 
Quel  canto  seduttor  ,  sotto  le  mura 
Del  mio  remoto  Harem  così  cantava  , 
Così  chiedeva  amor ...  io  già  l'amava. 
Cloe  d'età  nel  beli' Aprii 
Era  giglio  di  candor , 
Sorrideva  al  suon  gentile 
In  un  tenero  languor  ; 
Ma  balzar  quel  cor  sentì  ; 
Il  suo  tutto  si  agitò... 
Un  sospiro  le  sfuggì 
Ei  l'intese  ,  e  l'abbracciò 
a  2     JNon  fidarti  o  giovin  core 
Dei  sospiri  dell'  amor. 


SCENA  X. 

Armando,  e  detti. 


Arni,  di  dentro,  Non  fidarti  o  giovin  core 

Dei  sospiri  dell'amor 
Pai.    Ah  la  sua  voce  oh  Cielo  ,  oh  Ciel ... 
Fel.  che  fai! 

Palmide 

Pai.  Ah  !  quel  suo  canto 

Forse  esprime  l'addio 
Del  Cavalier ...  ed  io 
Fel.  Calmati  attendi 

Pai.    Armando ,  Armando 
Fel.  per  pietà  sospendi 

Arni,  fuori.  Tutto  armato  a  lei  venir 

Vide  un  giorno  il  suo  tesor. 

Cara  addio.  (  con  un  sospir  ) 

Son  Crociato  ...  (  ei  disse  allor  ) 

Cloe  gelarsi  il  cor  sentì ... 

Ei  la  fredda  man  baciò  ... 

Su  lei  pianse,  e  disparì  ... 
Pai.       Qual  momento.  E  quei  sospiri 

Oh  dolor  ! 
a  2        Sorte  spietata  !  oh  sventurata  ! 

Quante  pene! 
Fel.  Qual  tormento  !  Crudo  martir. 

Oh  rossor  ! 


T  8  ATTO 

Barbaro  fato  !  mi  manca  il  cor. 
Quante  pene  ! 
a  3     Mai  provare,  o  giovin  cor 
I  martiri  dell'amor. 
Arm.    /Or  che  far  !  La  fe  !...  l'onor  ... 

(Ah  che  l'addio  sul  labbro  muor  ... 
ìE  mai  partir  da  lor  potrò. 
Pai.  a  3  (Ella  è  qui  :  un  dì  Tannò. 

JSe  al  primo  amor  Io  rende  ancor, 
f  Mi  gela  il  cor  crudo  timor. 
Fel.       \Di  parlar  più  cor  non  ho  ... 

Di  un  altra  in  sen  chi  un  dì  si  amò 
Questo  è  soffrir  questo  è  dolor. 
Le  due  donne. lo  guardano  con  analoga  espres- 
sione: egli  è  combattuto  e  disperato  fugga  esse 
lo  seguono. 

SCENA  XL 

Magnifico  luogo  nella  Reggia:  elevata 
è  nel  prospetto  una  moschea  ,  la  cui  porta 
è  chiusa. 

Gran  marcia ,  Emiri  ,  guardie  Palmide  con  Alma  che 
tiene  Mirva  per  mano,  e  seguito  di  schiavi,  e  schia- 
ve. Imam  col  velo  nuziale  \  mentre  A  ladino  và  al 
trono  con  Palmide  ,  defila  il  corteggio,  e  cantasi. 
Coro  d'Intani. 
Gran  Profeta  là  dal  Cielo 
Scendi  ai  riti  protettor 
Questo  sacro  argenteo  velo 
Simbol  sia  del  tuo  favor. 

Dall'  altro  lato  Cavalieri  Adriano,  e  Fenicia. 
Coro  di  Cavalieri. 
Degli  Eroi  sul  gran  sentiero 

Guida  a  noi  con  fede,  e  onore, 

Bella  gloria  n'arde  il  core, 

A  noi  sagra  è  l'amistà. 
L'innocenza  oppressa  ,  offesa 

Trova  ognora  in  noi  difesa 

Nostra  insegna  sarà  ognora 

Gloria,  fede,  ed  amistà. 


PRIMO  19 

Ala*    Invitto  ,  illustre  Gran  Maestro  ,  prodi 

Cavalieri  di  Rodi ,  omaggio  ,  onore 

Alla  virtù  ,  al  valore 

Sa  rendere  Aladin.  Voi  generosi 

Pace  ad  offrirmi  ,  ed  amistà  veniste  , 

Io  pace  accetto  ;  „  e  fia 

Si  nobile  amistà  la  gloria  mia. 
Adr.  Nemico  ancor  noi  li  ammirammo,  ognora 

Fra  generosi  cor  si  pregia  e  onora 

Valor  e  lealtà. 
Ala*    Da  questo  istante 

I  Franchi  schiavi  miei  liberi  sono 

„  Vedi  quanto  io  ti  pregio  :  a  te  li  dono  : 
Adr*  Tutti  ì  marcato 
Ala.    Si  :  tutti  ! 
Fel.    (Ah  !  lo  comprendo). 
Adr.    (c.  s.)  Questo 

Fia  gran  giorno  pe'  franchi. 
Pai.    (  E  a  me  funesto  :  ) 

Ala.    Fia  pur  gran  giorno  pel  mio  regno.  Sposo 
A  Palmide  mia  figlia  il  valoroso 
Elmi  reno  oggi  rendo  , 

Un  giovine  guerrier  ,  eh9  è  già  da  un  lustro, 

Del  mio  trono  sostegno. 

L'  amico  del  mio  core 

Ei  fia  mio  successore.      Or  se  ti  piace , 

„  A  sì  bei  nodi  assisti  :  più  felici 

„  Saran  sotto  gli  auspici  del  valore , 

„  Della  virtù 
Pai.    (     Reggi  ,  se  puoi ,  mio  core;  ) 
Fel.     (  Quale  istante  s'appressa  !  ) 
Adr.  „  Dolce  a  me  fia.  Già  di  veder  anelo 

„  Questo  giovili  Eroe  : 
Ala.    Venga  Elmireno.    ad  Osm. 

SCENA  XII. 

Armando,  in  abito  di  Cavaliere  di  Ho  di, 
e  i  precedenti. 

Ann.  Più  Elmireno  non  v'è.  Mio  zio  ! 

si  prostra  avanti  Adriano. 
Ala.    Che  miro?  colpito. 
Adr.   Dolce  nipote  !..•       rialza  Ann. 


20 


ATTO 


Fel.    Oli  !  cjual  cimento  ! 

Ala.  Oh  tradimento!       sorpresa  e  quadro  analogo. 
Pai.    Jo  spiro  : 

Ala.    Elmireno  !...  fremente. 
Arm.  Me  di  Rodi 

Cavalier  conosci  ormai  : 

A'  tuoi  sguardi  io  mi  celai 

Schiavo  reo  di  cieco  amor. 

Alla  voce  mi  destai 

Del  dovere ,  e  dell'  onor. 
Ala.    Adriano  !...  come  sopra 

Adr.    A  me  nipote 

D'  eroi  sangue  ha  nelle  vene. 

Spento  già  su  queste  arene 

Io  da  un  lustro  il  piansi  ognor. 

Sciolto  ornai  da  sue  catene 

Di  me  degno  il  trovo  ancor. 
Ala.    Oh  !  chi  amavi  !  a  Palmide 

Pai.     E  hen  l'ingrato 

Sa  di  quanto  amor  l'amai. 

Ei  scordar  non  potrà  mai 

Come  vinse  questo  cor. 

Questo  cor  che  a  lui  donai  , 

Che  abbandona  nel  dolor. 
Ala.    E  fia  ver  ?  Tu  traditore 

Tu!  il  mio  amico!  Oh!  ti  difendi  : 

Elmireno  a  me  y  deh  rendi  : 

Perdonarti  io  posso  ancor. 

Sul  mio  trono  meco  ascendi  , 

Sposo  a  lei,  per  man  d'amor. 
Arm.  Nò  :  decisi  y  il  debbo  :  addio  deliberato 
Pai.    E  potrai  ?...  affannosa* 
Ala.    Pensa...  severo. 
Arm.  Pensai.  come  sopra. 

Ala.    Tu  non  sai  !...  fremente. 
Arm.  So  il  dover  mio.  come  sopra* 

Ala.    Scegli  ancora  ...  o  i  miei  furori ... 

contenendosi  a  stento. 
Arm.  So  morir...  intrepido. 
Ala.    Perfido!  e  mori...  cava  il  pugnale. 

Fel.  che  fra  i  Cavalieri  osserva  i  movimenti  di  Ala- 
dino ,  si  slancia  ,  mettendosi  avanti  d'Ar- 
mando ,  e  con  tutta  fermezza. 


PRUNO  2/1 

Ah  !  t'arresta,  „  Pria  l'acciaro 

„  Dei  vibrar  al  petto  mio. 

Se  di  sangue  hai  tu  desìo 

Tutto  il  mio  si  verserà. 

E  per  lui  eh"  è  a  me  si  caro 

IJolce  morte  a  me  sarà. 

Ala.    Egli  !...  sorpreso* 

Fel.    E  il  mio  ...  fratel 

Ala.    Che  mora.  per  ferirlo. 

Pai.    No  ...  trattenendo. 

Fel.    Tu  pria.  cava  la  spada. 

Adr.  Che  fai?  ad  Ala,  e  Fel. 

Pai.    Pietà  !  a  tutti. 

a  4        Sogni  ridenti 

Di  pace  ,  amor 

Furo  i  contenti 

Di  questo  cor. 

XT  ,  <  -  pace 
Non  v'e  p.u  [ede 

tv7  amor 
Non  v  e  più  ^  ^ 
r  onor 

Ala.    Ite  Superbi.  Guidali  ,  Ad  Osm. 

Osmino ,  al  lor  soggiorno: 

All'ire  mia  s* involino, 

Pria  che  risorga  il  giorno. 

Quell'empio  in  atro  carcere 

Si  serbi  al  mio  furor. 
Fel.     E  l'oserai?  con  impeto. 

Arni.  Son  questi  ad  Ala. 

Dunque  i  tuoi  cenni  estremi? 
Ala.    Sì  chi  m'insulta  tremi 
Adr.   Di  noi  tu  trema:  guerra. 
Ala.  e  /.  Guerra ,  vendetta  ,  orror. 
Adr.  e  Coro.  Guerra,  terribil  guerra. 

Morte,  vendetta  ,  orror. 
Ala.    Và:  tuoni  ornai  dal  tempio 

Ad  ansimano  che  va  alla  moschea  ,  e  apre  la 

porta. 

Quel  bronzo  formidabile 
11  di  cui  suon  terribile 
Segno  è  di  guerra  ognor. 
Due  Imani  staccano  la  grati  bandiera ,  e  la 
«sventolano  sulla  porta. 


2  2  ATTO 

E  voi  spiegate  il  fulgido 
Vessillo  de*  credenti. 
Segnale  ognor  di  gloria, 
De9  perfidi  terror. 
Adr.    Più  sacra  di  vittoria  , 

/  Cavalieri  sventolano  da  lor  Bandiera* 

Più  certa  insegna  è  questa: 

Già  a  fulminar  s' appresta 

Chi  tradì  fede,  e  onore. 
Ala.    Trema  ... 
Adr.    Paventa  ... 
Pai.    Ed  io 

Così  ti  oerdo  ! 
Fel.    Oli  miseri  !  abbracciandoli 

Così  lasciarvi  ; 
Arni.   Addio  !       con  affanno  staccandosene 

Tutti. 

Guai  se  tuona  quel  bronzo  tremendo, 

Che  diffonde  il  segnale  di  guerra!... 

Guai  se  il  brando  si  snuda  del  forte! 

Guai  se  spiega  l'insegna  di  morte! 
Allo  scoppio  di  fulmine  orrendo  , 

Le  sue  furie  P  A  verno  disserra; 

E  già  mille  in  sì  atroce  momento, 

Crude  smanie  mi  straziano  il  cor. 
Movimento  generale  ■;  i  Cavalieri  si  riuniscono 

attorno  Armando.  Osmino,  gli  Emiri  circonda- 

no  Aladino  Doppia  marcia. 

Adr.  Ann.  Alad.  Palmide  e  Felicia 
col  Coro. 

All'armi  vi  chiama  Deh!  cedi  a  chi  t'ama: 

La  gloria  ,  la  fede  :  Rammenta  la  fede: 

Vendetta  vi  chiede  Pietate  ti  chiede 

La  patria,  l'onor.  Natura,  ed  amor. 

Marciamo  alla  gloria,  Oh!  barbara  gloria! 

Trionfi  il  valor.  Funesto  valor! 


Fine  dcW  Atto  Primo. 


23 

SCENA  PRIMA 
La  stessa  decorazione. 
fari  Emiri. 

Un  Eni.  „  XJdiste?  Raccogliete 

„  I  nostri  fidi  ,  e  cauti  difendete 
„  La  sedizione.  Lontano  il  momento 
„  Forse  non  è  del  fortunato  evento 

Gli  Emiri  si  ritirono, 


SCENA  IL 

Felicia,  poi  Coro  d' Emiri. 


Fel.     Ove  incauta  m'  inoltro  ! 

Chi  m'addita  il  destin  del  caro  bene  ? 
Misero  !  fra  catene 
Neil'  orror  d'atro  carcere  ,  diviso 
Da  quanto  ha  più  caro 
Ei  gemerà  ,  piangerà  forse:  e  un  solo 
Di  quei  sospir  ,  di  pianto 
Una  stilla  ?  un  pensiero 
Non  sarà  per  Felicia  \  Sventurata  ! 
Ed  io  pur  l'amo  ancora:  per  salvarlo 
Tutto  oso  cimenta  :  i  giorni  miei 
Per  l'amato  infedel  %  lieta  darei 
Ah  !  eh'  io  l'adoro  ancor 

Scordar  noi  so  : 
Ei  vive  in  questo  cor 

Che  ognor  l'amò. 
E  vittima  d'amore 
Sempre  penar  dovrà 
Questo  mio  cor  così  , 
Senza  trovar  pietà. 
Coro  A  questa  reggia  ,  stranici'  che  vuoi  ? 

Periglio  corrono  i  giorni  tuoi 
Và  :  d' Aladino  fuggi  al  rigore 


■A 


ATTO 


Fel.     Ah  del  Sol  da  no  al  pie  vorrei 

Pel  mio  germano  cercar  pietà. 
Coro  Salvo  Elmireuo  dunque  tu  brami 
Pel.     Voi  non  sapete  quanto  eli9  io  l'ami 
Coro  Tu  lo  potrai  salvare  ancora 
Fel.     Spiegali  ornai ,  favella  imponi 
Coro  I  tuoi  compagni  cauto  disponi 

Nostri  disegni  a  secondar  , 

E  lo  potrai  forse  salvar. 
Fel.  Come  dolce  a  lusingarmi 

Bella  speme  torni  al  Gore  ! 

Si  dilegua  il  mio  timore 

E  incomincia  a  respirar. 
Pur  che  viva  il  caro  bene 

Tutto  tutto  si  cimenti 

E  felice  un  di  rammenti 

Quanto  oh  Dio  !  lo  seppi  amar  ! 
Coro  Se  perigli  non  paventi 

Di  salvarlo  puoi  sperar. 

SCENA  III. 
Palmide  con  Mirva. 

Pai.    „  Quali  eventi  funesti,  e  quale  scampo 
„  Avranno  i  mali  miei 
„  Elmireno  ove  sei  ?  E  tu  potesti 
Ingannarmi  così  ?  Cielo  pietoso 
„  Rendi  un  padre  al  mio  figlio,  e  a  me  lo  sposo; 
„  Ma  ciel  s'ei  mai  perì  ?  se  il  genitore 
„  L'immolò  al  suo  furore  ,  s'io  lo  perdei 
„  Per  chi  vivere  ornai. 

SCENA  IV. 

Aladino  osservando  ,  e  detti  ,  poi  Coro. 

Stia.    (  „  Che  vedo  f  ) 

Pai.  Oh  figlio  mio 

Ala.    „  Tno  figlio  !  Mora.  avventandosi* 

Pai.    „  Oh  Dio  !... 

„  Ferma  ...  Padre!...  non  sai... 
ylla.    Parla  ,  un'  accento  ornai  ... 


SECONDO 


/ 


O  il  mio  giusto  furor  su  le,  su  lui  ... 

Quel  sangue  ... 
Pai.    È  di  quelP'Elmireno... 
Ala.    Perfido  ! 

Pai.    Eppur  tu  Tarn  avi.  Degno 

Della  man  di  tua  figlia \  del  tuo  regno 
A  me  l'offristi  :  ed  io 
Già  l'adorava.  Amore 
Pervenne  i  voti  tuoi\ 
Or  se  vendetta  vuoi  , 
Se  vuoi  punire  un  infelice  affetto  , 
Sfogati  nel  mio  sangue ,  eccoti  il  petto  : 
D'una  madre  sventurata 

Vibra  ornai  quel  ferro  al  seno. 
Su  me  sola  sfoga  almeno, 
Cor  feroce  ,  il  tuo  furor. 
Falmide  che  osserva  te/nozione  ^'Aladino  pren- 
de Misva,  e  presentala  ad  Aladino  jieW azio- 
ne la  più  commovente. 
Deh  mira  l'Angelo 
Dell'  innocenza 
A  te  sorridere 
Nel  suo  candor  ! 
Le  braccia  stendeti  , 
Chiede  clemenza 
Per  l'infelice 
Sua  genitrice  , 
Perdo n  al  misero 
Suo  genitor. 
Coro  A'suoi  preghi  ,  a'pianti  suoi 

Deh  si  calmi  il  tuo  furor. 

Al  ad  ino  cedendo  ,  e  con  affezione. 

Ala.    Come  si  può  resistere  ? 

Venite  a  questo  seno  : 
Pai.    Stringi  il  mio  figlio  !..,  Oh  giubbilo  ! 

Ah  dell'  affanno  il  palpito 

Tutto  in  piacer  cangiò: 

E  dove  ?  ov'  è  Elmireno  ? 
Ala.    Tosto  Adriano  inviami  :  ad  un  Emiro 

Attendi  qui  lo  sposo. 
Pai.    Le  sue  catene  a  sciogliere 

Io  stessa  volerò 


26 


ATTO 


Come  repente  il  giubbilo 

La  pena  tua  rancio. 
Con  qual  gioja  le  catene 

Del  mio  ben  ...  io  scioglierò  ! 
Altri  lacci  \  più  soavi , 
Casti  abbracci  io  recberò. 
Al  mio  petto  ...  (  Qual  diletto  !  ) 

Sposo  ,  e  figlio  stringerò. 
A  si  caro,  e  bel  mo-nento 

Di  contento  morirò  parte  con  Mirva,  e  seguito 

SCENA  V. 

Parte  remota  presso  il  Nilo. 
Da  un  lato  l'Ospizio  de'  Cavalieri ,  e  piccolo 
attiguo  tempio. 

Coro  di  Emiri  avanzandosi  guardinghi. 

Coro  Nel  silenzio  fra  Porror 

Circondiamo  il  traditor 

I  disegni  di  reo  cor  , 

Che  n'andiamo  ad  impedire. 

Ebro  d'amor 

Qui  in  sicurtà 

Con  Palmide  verrà. 

Si  assalirà  , 

Si  arresterà. 

Osmino  allor 

Esulterà. 

Del  suo  rivai  piante 
Trionferà,    si  vanno  nasco dendo  fra  le 

SCENA  VI. 
Armando  con  Palmide,  e  Mirva. 

Pai.    Dove  mi  guidi  tu?  „ 
Ann.  Ti  senti  il  core 

D'alto  sforzo  capace? 

Pronto  a  gran  sacrifizio?  ... 
Pai.  teneramente.  E  forse  tutto 

Non  ti  sagrificai?  Parla,  ebe  resta? 


Coro 
Pai. 


SECONDO 


27 


Arm.  Far  palese  ornai 

A  mio  Zio,  ai  Cavalieri  il  nostro  nodo, 

La  tua  novella  fede. 
Pai.  timida.  E  il  padre  mio! 
Arni.  Fuggir,  e  tutto  già  apprestai. 
Pai.  Fuggirlo! 

E  come?  dove?  Oli  Dio!  ... 

Fuggire  al  suo  dolore, 

A' miei  rimorsi!  a'  giusto  suo  furore... 

A  una  maledizion  !  3 
Arni.  In  sen  del  nostro 

Possente  Nume...  Forza  a  lui  domanda, 

E  l'otterrai  ... 
Pai.    Ma  ...  Or  tremo 

D'esserne  indegna...  e  fremo...  In  questo  corei 

Forza  non  ho...  Mio  padre... 
Arni.  Tu  sei  già  moglie,  e  madre.  Lascerai 

E  sposo ,  e  foglio  ... 
Pai.  deliberata.  Chel  lasciarvi?  Ali!  mai... 
Arni.  Ebben.  Vieni.  Al  recinto 

De' nostri  Cavalier...  Se  n'apre  appunto 

La  veneranda  soglia..- 

Ei  stesso...  Ecco  l'istante. 

SCENA  VII. 

Adriano,  Felicia,  Cavalieri  dal  Tempio,  e  detti* 
Pai.  Cielo? 

Arni,  verso  Adriano.  Signor!  ... 

A  dr.  fiero.  Ed  osi ... 

Fel.    verso  Pai.  Amica. 

Pai.  ad  Adr.  Arresta. 

Fel  Odili. 

Pai.   Deh!  Signor... 

Pel.    A  lor  pietoso... 

Adr.  E  tu  implori  per  lor?...  a  Fel. 

Pai.    Calmati.  Rendi 

A  lui  l'amor,  e  con  lui  n'ama.  Apprendi 

Ch'io  son  credente. 
Adr.   Ciel!  fia  ver?  sorpresa,  e  gioja 

Arni.  Da  un  lustro 

Ella  abbracciò  in  segreto  il  nostro  culto, 

E  divenne  mia  sposa. 


ATTO 


Adr.  Io  morirei 

Dunque  felice  ancora  ? 

FeL    In  te  dunque  una  suora 
Io  troverò? 

Adr.  Compi  ora  l'opra,  e  giura 

Sulla  tua  nuova  fè,  giura  a  quel  Dio 
Che  t'ispirò,  d'abbandonar  un  empio 
A  lui  nemico  suol ,  ove  a  credente 
Rimaner  più  non  lice* 

PaL    Ma  vi  lascio  mio  p.T  Jre  ...  ed  infelice 

10  lo  lascio. 

Adr.  Il  tuo  Dio  prima.  Decidi. 
FeL    11  tuo  Sposo,  il  tuo  figlio!... 
Ann.  (  Oh  cor  sublime!  ) 

Pai.    Il  mio  sposo!  il  mio  figlio!...  E  quale  sposa... 

Qual  madre  potrà  mai 

Resistere  ,  esitar  ? 
Adr.   Già  s'apre  il  cielo 

Per  udire  i  tuoi  voti...  i  giuri  tuoi  ... 
PaL    Io  tutto  giuro  ...  Adoro 

11  nostro  Nume. 

.  Adr.  Ed  io  per  voi  l'imploro. 

Armando  e  Palmide  s'  inginocchiano.  Adriano  po- 
sa le  sue  mani  sulle  lor  teste.  Fjslicia  è  coni- 
mossa. 


O  Cielo  clemente, 
Che  in  seno  mi  leggi, 
Il  voto  innocente 
Accogli  ,  proteggi  : 
T'adora,  t'implora 
Natura ,  ed  amor. 

Quel  nodo ,  quei  giuri  , 
Deh  !  tu  benedici  : 
Tu  rendi  felici  , 
Consacra  ,  o  Signor. 

T' adora  ,  t' i  m  pi  or  a 
Natura,  ed  amor. 


SECONDO 


SCENA  Vili. 

Aladinò,  Osmino,  Emiri  ,  Guardie  , 
e  i  precedenti. 

Ala.  avanzandosi.  Che  miro  !  oh  cielo 

Pjj;m  Oh  istante? 

Ala.    Palmide?  ...  Tu?  ... 
Pai.     Oh  periglio! 

Adr.  dignitoso.  Palmide,  unita  al  figlio, 

Al  Nume  del  suo  sposo 

I  loro  voti  han  porto  , 

Già  n'abbracciar  la  fè  : 
Ala.  a  Pai.  E  chi  potè,  spergiura... 
Pai.    Il  cielo  ...  amor  ...  natura  ... 
Ala.  ad  Adr.  Tu  fosti  ,  o  seduttore  ... 
Arm.   Primo  di  nobil'alrna, 

E  sacro  vanto  è  amore: 

Così  serbarlo  a  un  figlio 

Doveva  un  genitor. 
Fel.     Deh?  scusa  in  esso  amore... 
Ala.    Tutto  tradì  l'ingrato. 

Troppo  abusate  ,  o  perfidi , 

Del  debole  mio  core  ... 
Pai.  Padre!... 
Ala.    Ti  scosta.  Involati, 

Indegna,  a' sguardi  miei. 

A  tutti  voi  la  morte 

Riserba  il  mio  furore. 
Pai.    Ah  !  nò... 
Adr.  Tiranno!... 
Arni.  Fel.    Ah!  pria!... 
Adr.   Pensa  ... 
Arm.  Fel.  Paventa... 
Pai.  Calmati!... 
Ala.    Chiuso  a  pietade  ho  il  cor. 

Coro         Ah!  nò,  Signor,  non  cedere t 
Punisci  ,  annienta  i  perfidi: 
Su  gli  empj  piombi  il  fulmine 
Del  giusto  tuo  furor. 


3o 


ATTO 


Palmide 

Ah!  questo  è  1* ultimo 
Crudele  addio. 
Ti  deggio  perdere 
Dolce  amor  mio  : 
Ma  teco  Palmide 
Morir  saprà. 
Cosi  la  vita 
Orror  mi  fa. 

Felicia 

Per  me  non  palpito 
In  tal  momento: 
Per  lor  quest'anima 
Gemere  io  sento: 
Piango  a  sì  barbara 
Fatalità. 
E  consolarti 
Il  Ciel  saprà. 


a  hj 


LRMAJfDO 


Adr. 


Frena  le  lagrime , 
Mio  dolce  amore. 
Vivi  a  quel  tenero 
Pegno  di  amore... 
Cedi  a  una  barbara 
Fatalità. 
E  consolarti 
m     11  Ciel  saprà. 

Adriano 
Sfogati,  o  barbaro, 
Appaga  il  core. 
Tutto  puoi  struggere 
Nel  tuo  furore: 
Ma  a  te  quest'anima 
Mai  cederà. 
11  tuo  furore 
Sfidar  saprà. 

Aladino 

Mirate  esempio 
Del  mio  furore 
Tremate,  o  perfidi , 
Nel  vostro  core 
Paga  quest'anima 
Altìn  sarà. 
I  traditori 
Punir  saprà- 

SCENA  IX. 

Adriano,  Cavalieri,  e  Guardie. 

Tutto  è  finito  !  ancor  per  pochi  istanti 
Poi  morte!  Ebben  si  mora! 
Non  mi  è  grave  il  morir  ,  gemo  soltanto 
A  veder  spento  il  fior  di  tanti  prodi 
Giovani  illustri  Eroi 
Belle  speranze  della  patria,  e  il  mio 
Dolce  nipote...  oh  Dio!  di  pianto  io  sento 
Umido  il  ciglio  ,  intenerito  il  core  ; 
Cede  natura  al  giusto  suo  dolore  : 


SECONDO 


Che  ogni  debole  affetto 

In  petto  taccia  ornai! 

À  mìei  compagni  in  questi 

Momenti  estremi  a  illustre  morte  sia 

Esempio ,  e  guida  la  costanza  mia 

Cavalieri! 

Alcuni  Cavalieri  Adriano! 

Altri  Gran  Maestro! 

Altri  Signori 

Adr.  Il  Cielo  ancora 

Pria  di  morte  ci  riunisce  7  al  Cielo 
Alziam  le  menti  e  il  cor  degni  di  voi: 
Intrepidi ,  devoti 

Prepariamci  a  morir  ;  gli  estremi  voti 

Porgansi  al  Nume  ed  intoniamo  intanto 

Il  sacro  della  morte  ultimo  canto 
Adriano  e  Coro, 

Suona  funerea  =  L'ora  di  morte 
Dell'  uom  la  sorte  =  Si  compie  già 

Fra  auguste  tenebre  =  Incomprensibile 
All' uom  presentasi  =  L'Eternità 

Speriamo  in  te  Signore 

De'figli  tuoi  pietà 

SCENA  X. 
Aladino  con  seguito  e  detti. 

Ala*    Guidati  sian  que' perfidi 

Osmino  al  lor  supplizio  : 
Sia  la  lor  morte  esempio 
Tremendo  ai  traditor ,  a  paventare 
Apprendano  gl'infidi 
I  miei  furori:  le  vostre  spade  a  noi 
Cedete  ornai  • 
Adr.  e  Coro  Le  nostre  spade  a  voi! 
Adr.       L'acciar  della  fede 

A' prodi  si  chiede 
Noi  ceder!  e  osate!... 
Superbi!  e  sperate! 
Ah  come  lasciarlo 
Ne  freme  il  mio  cor! 
Se  vano  è  il  valor! 


32 


ATTO 


A  mano  infedele 
L'acciar  dell'onore! 
Che  angoscia  crudele 
Che  smania  che  orrore.»» 
Ma  un  raggio  celeste 
M'ispira,  m'accende 
Il  Cielo  difende 
Di  Rodi  l'onor. 


Coro       Qual  raggio  ec. 

Adi\       Cavalieri,  ail'ore  estreme 

Trionfiamo  ancora  insieme 

Cavalieri!  me  imitate! 

Cava  la  spada ,  e  la  spezza.  I  Cavalieri  fan- 
no lo  stesso. 

Ecco  i  nostri  acciari  a  voi! 

Gettano  le  spade.  Si  ode  da  lontano  suono  di 
trombe. 

Ala*  Udite  son  queste 

Le  trombe  funeste 

Che  segnano  l'ore 

Del  vostro  morir. 

Repressi  vedremo 

Quel  fasto  ,  P  ardir  parte 
Adi\  In  faccia  alla  morte 

Un  anima  forte 

Del  vostro  furore 

Trionfa  così. 
La  gloria  celeste 

Compagni  ne  attende 

Allori  immortali 

Ci  stende  la  fè 
Trionfo  più  degno 

Più  grande  non  v'è 
Coro  In  faccia  alla  morte  ec. 


SECONDO 


33 


SCENA  XL 

Un  Emiro  ,  e  Guardie  conducono  Armando 
poi  Felicia  ,  in  fine  Emiri. 

Arm.  ii  Oh  tu  divina  fè  de'  padri  miei 

„  Sacro  onor  tu  che  sei  guida  agli  Eroi 
Deh  reggetemi  voi.  Fiero  è  il  cimento 
„  Terribile  il  momento  !  O  sposa  mia 
„  Di  te  che  sarà  mai 

Fel.  Armando 

Arm.  E  tu  per  me 

Adr.  Morte  s'avanza 

Abbracciatemi  :  ardir  ,  fede ,  costana. 

Gli  Emiri  si  accostano  a  Cavalieri  con  aria 
di  mistero. 

Saraceni  Coro  Cavalieri 

Udite  or  alto  arcano...        Con  noi  qaal  alto  arcano ?... 
Fian  salvi  i  vostri  dì.  Fian  salvi  i  nostri  dì  !... 

Arride  già  il  destino...         E  qual  per  noi  destino? 
Cadrà  chi  ne  avvilì.  Cadrà  chi  n'avvili? 

Vendetta  avremo  ancor.       Vendetta  avremo  ancor? 
Cadrà  Aladino.  Cadrà  Àladino? 

Tenete  or  questi  brandi,       Voi  ci  porgete  i  brandi 
Celateli  per  or.  Li  celerem  per  or. 

Non  manchi  l'alta  impresa  Non  mancherà  l'impresa 
Mai  di  lui  schiavi  ancor...  Mai  di  lui  schiavi  ancor... 
Fi  puniria  l'offesa...  Ei  punirà  V  offesa... 

Di  noi  qual  scempio  allor!      Dei  rei  qual  scempio  allor 
Ah  pria  che  tale  orror        Ah  pria  che  tale  orror 
L'indegno  pera.  L'indegno  pera. 

Or  dividiamoci  =  L' istante  attendasi 
Valor  furore...  —  Morte...  terrore... 
Ardir  ,  silenzio  =  E  fedeltà. 
Un  Emiro     Primiero  sul  tiranno 

„  Io  piomberò. 
Arm.  Quest'  armi  puniranno 

„  I  traditor. 
Fel.    Pria  di  morire  almeno 

„  Potrò  ancora  difenderti. 
Coro  Egli  viene. 


/ 

SCENA  ULTIMA 

A  ladino,  Palmide,  Emiri,  e  i  precedenti. 

Arni.  „  Palmide 

Pai.  Sposo 

Ala.  n  Arresta 

Cavalieri  un  istante  ancor  vi  resta 

Cedete 

A  dr  .  e  Cav.  Morte  ,  e  gloria 

Superbi  !  ingrati  il  vostro 

Destin  compiasi  ornai. 
„  Muojano  Osmin  ... 
Coro  Tu  cadi  intanto  e  mori 

Osm.  alla  testa  degli  Emiri  si  avventa  contro 
Ala.  Ann.  cava  la  spada  ,  e  sì  pone  al  di 
lui  fianco. 

Arm.  Ah  che  fate  alme  indegne  !  un  Re  tradito 
Amici,  si  difenda, 

E  il  suo  dover  da  me  ciascuno  apprenda. 
/  Cavalieri  snudano  le  spade ,  in  difesa  d'Ahk- 

DINO. 

Ala.   „  Come!  e  potesti  ?...  Oh!  esempio 

J,  Della  virtù  più  rara. 
A  dr.    „  Come  ci  vendichiam  da  Armando  impara. 
Pai.    Ravvisa  qual  alma       Racchiudali  gli  eroi , 

E  nega,  se  puoi  =  Clemenza,  pietà. 

Superbo  d'amarlo  =  Chi  mai  non  sarà? 

quasi  piangente 
Arm.  Disarmi  il  tuo  sdegno  =  Si  barbara  pena 

O  nuova  catena  =  Prepara  al  mio  pie, 

Che  viva,  s'io  moro  =  possibil  non  è. 

accenna  Palmide 
ai         II  tenero  affetto  =  Nell'alma  ristretto 

Tu  stesso  destasti  =  Tu  stesso  bramasti 

Strapparlo,  domarlo  =  Non  posso,  non  sò. 
Coro  ylrm. Fel.{  Se  in  petto  non  serba  =  un  core  di  smalto 

A  un  simile  assalto  =  Resister  non  può.) 
Ala.       Venite  al  mio  seno  =  Miei  figli  diletti. 

Il  legno  si  affretti    ~  Le  vele  sciogliete 

ad  Adriano  e  Cavalieri 


SECONDO  ó» 

Tranquilli  vivete  =  Vi  assista  l'amor 

a  Palmide  e  Armando 

Ma  un  padre  vi  resti  =  Impresso  nel  cor 
Tutti      Momenti  son  questi  —  Soavi  felici 

Degli  astri  nemici  —  cessato  è  il  rigor. 
Pai.    Dunque  ... 
Ann.  Si  parta  ... 
Ala.    Miei  figli  addio 

Alle  mie  braccia  =  Venite  ancora  li  abbraccia 
a  2     Da  questo  istante  =  Fino  a  quelP  ora  , 

Che  la  mia  vita  dovrà  troncar  : 
Delle  nostre  anime  —  un*  alma  sola 

Costante  vincolo  =  Saprò  formar. 

Aladino  commosso  li  abbraccia  di  nuovo  e  parte* 

Pai.  A  te  vicina  ... 

Ann.  Accanto  a  te  ... 

a  i  Chi  più  felice 

Sarà  di  me  ! 
Pai.  No,  non  può  intendersi 

Quello  eh'  io  sento. 
Arni,  Chi  mai  può  esprimere 

Il  mio  contento  ? 
a  2  Angusta  l'anima 

A  tanto  giubilo 

Atta  a  comprenderlo 

Or  più  non  è. 
Coro  Vi  sian  propizie 

Le  amiche  stelle: 

Alme  sì  belle 

Protegga  amore  , 

E  guidi  onore 

Il  nostro  piò. 


Fine  del  Melo-Dramma. 


IMPRIMATUR 

Fr.  A.  V.  Modena  S.  P.  A.  M.  S. 


IMPRIMATUR 

A.  Pialli  Arcìnep.Trapez. 
Vicesg.